L'histoire de «BOUNGA BOUNGA » de BERLUSCONI
1. zandikely
(
04/11/2010 02:25)
Se solo Shakira l'avesse saputo il "waka waka" sarebbe stato certamente "bunga bunga". Ma così sarà lo stesso nei prossimi giorni su video amatoriali di Youtube . Nel frattempo Emilio Fede il "bunga bunga" 1lo ha già rinnegato. "Di queste cose non so niente", ha detto il direttore del Tg4. "Il 'salotto', lo chiamavano così. C'è un salotto a villa San Martino con un bar, dove ci si sedeva, si beveva qualcosa, qualche volta c'era la musica", ha spiegato. Ma la Rete non si accontenta e "bunga bunga" sta diventando il nuovo tormentone.
L'origine della parola nascerebbe da uno scherzo ordito da un gruppo di giovani ragazzi inglesi, tra i quali la scrittrice Virginia Woolf (allora ancora Virginia Stephen), che nel 1910 si travestirono da nobili abissini e si fecero ricevere con un cerimoniale a bordo della H.M.S. Dreadnought, la più potente nave da battaglia della marina britannica. A ogni meraviglia mostrata con orgoglio dai militari britannici i giovani rispondevano con la parola "bunga bunga".
Gli autori dello scherzo mandarono perfino la loro foto in costume al Daily Mirror, e nell'arco di pochi giorni il fatto arrivò su tutti i quotidiani britannici. "Bunga Bungle!", titolò il Western Daily Mercury, giocando sulla parola bungle, pasticcio. E lo scherzo passò alla storia come il 'Dreadnought hoax'. I ragazzi, tranne Virginia Woolf, furono puniti con sculacciata col bastone come si usava nei college britannici. Quando l'imperatore abissino, Menelik II, visitò l'Inghilterra la gente continuò a gridargli dietro "Bunga! Bunga!". Come se non bastasse nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale, la HMS Dreadnought affondò un sottomarino tedesco. Tra i telegrammi di congratulazioni ne arrivò uno in particolare con due sole parole: 'BUNGA BUNGA', complimenti.
Oggi il termine, almeno secondo l'Urban Dictionary (il dizionario online dei termini slang), significa "brutale stupro anale, inflitto come forma di punizione a chi oltrepassa i territori delle tribù". "Bunga" invece, usato da solo senza ripetizione, sullo stesso dizionario significa più semplicemente qualcosa di stupido. E fin qui ci siamo. Una parola "divertente" da associare a qualcosa inutile. Perfino la sigaretta in slang è definita "bunga". Ma significa anche sesso anale e questo, anche in America, deriverebbe da una barzelletta. Più o meno la stessa raccontata dal premier. L'Africa in ogni caso c'entra. E la testimonianza di Ruby 3 ai pm di Milano sembrerebbe confermalo: "Silvio mi disse che quella formula l'aveva copiata da Gheddafi: è un rito del suo harem africano".
Rito o danza erotica che sia, certo "bunga bunga" ricorda da vicino la canzone "Bongo Bongo Bongo", versione italiana (testo di Devilli) del brano musicale 'Civilization' di Bob Hilliard e Carl Sigman. Portata al successo nel 1947 da Nilla Pizzi e Luciano Benevene, fu anche incisa nel 1949 dai due cantanti insieme al Duo Fasano, per poi essere riproposta nel 1985 da Renzo Arbore nella trasmissione televisiva Quelli della notte e, a fine anni Novanta, dal duo Rino Tommasi e Gianni Clerici come introduzione alle loro telecronache tennistiche da Melbourne.
Per molti il "bunga bunga" non sarebbe altro invece che un riferimento alla barzelletta raccontata dal premier in diverse occasioni, a testimoni doc come Noemi Letizia. Nella seguente versione, raccontata dalla stessa giovane di Casoria: "Due ministri del governo Prodi vanno in Africa, su un'isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: "Vuoi morire o bunga-bunga?". Il ministro sceglie "Bunga-bunga" e viene violentato. Il secondo prigioniero, davanti alla scena, non indugia: "Voglio morire!". E il capo tribù: "Va bene, prima bunga-bunga, poi morire".
Al momento però a guadagnarci da questa storia sarà soprattutto il sito di consegna fiori e bouquet indonesiani (bunga bunga.com, "The expression of deluxe and luxury") che appare nella ricerca su Google tra i primi posti. "Bunga" in indonesiano vuol dire fiore. Coincidenze. Non profumate però, perché il fiore "bunga bangkai" è una specie gigante 4 che cresce a Sumatra (l'Amorpho-phallus titanum) che puzza di animale morto.
E mentre l'associazione Libertà e Giustizia si rivolge al ministro Alfano con la domanda "ma il Lodo copre anche il Bunga bunga?", su Facebook e Twitter nascono gruppi e messaggi tematici. Si va da "Anch'io voglio un papi" ed il frequentatissimo "Silvio, aiuta anche noi".
(Tiré de la Republica www.republica.it (2010-11-03)
L'origine della parola nascerebbe da uno scherzo ordito da un gruppo di giovani ragazzi inglesi, tra i quali la scrittrice Virginia Woolf (allora ancora Virginia Stephen), che nel 1910 si travestirono da nobili abissini e si fecero ricevere con un cerimoniale a bordo della H.M.S. Dreadnought, la più potente nave da battaglia della marina britannica. A ogni meraviglia mostrata con orgoglio dai militari britannici i giovani rispondevano con la parola "bunga bunga".
Gli autori dello scherzo mandarono perfino la loro foto in costume al Daily Mirror, e nell'arco di pochi giorni il fatto arrivò su tutti i quotidiani britannici. "Bunga Bungle!", titolò il Western Daily Mercury, giocando sulla parola bungle, pasticcio. E lo scherzo passò alla storia come il 'Dreadnought hoax'. I ragazzi, tranne Virginia Woolf, furono puniti con sculacciata col bastone come si usava nei college britannici. Quando l'imperatore abissino, Menelik II, visitò l'Inghilterra la gente continuò a gridargli dietro "Bunga! Bunga!". Come se non bastasse nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale, la HMS Dreadnought affondò un sottomarino tedesco. Tra i telegrammi di congratulazioni ne arrivò uno in particolare con due sole parole: 'BUNGA BUNGA', complimenti.
Oggi il termine, almeno secondo l'Urban Dictionary (il dizionario online dei termini slang), significa "brutale stupro anale, inflitto come forma di punizione a chi oltrepassa i territori delle tribù". "Bunga" invece, usato da solo senza ripetizione, sullo stesso dizionario significa più semplicemente qualcosa di stupido. E fin qui ci siamo. Una parola "divertente" da associare a qualcosa inutile. Perfino la sigaretta in slang è definita "bunga". Ma significa anche sesso anale e questo, anche in America, deriverebbe da una barzelletta. Più o meno la stessa raccontata dal premier. L'Africa in ogni caso c'entra. E la testimonianza di Ruby 3 ai pm di Milano sembrerebbe confermalo: "Silvio mi disse che quella formula l'aveva copiata da Gheddafi: è un rito del suo harem africano".
Rito o danza erotica che sia, certo "bunga bunga" ricorda da vicino la canzone "Bongo Bongo Bongo", versione italiana (testo di Devilli) del brano musicale 'Civilization' di Bob Hilliard e Carl Sigman. Portata al successo nel 1947 da Nilla Pizzi e Luciano Benevene, fu anche incisa nel 1949 dai due cantanti insieme al Duo Fasano, per poi essere riproposta nel 1985 da Renzo Arbore nella trasmissione televisiva Quelli della notte e, a fine anni Novanta, dal duo Rino Tommasi e Gianni Clerici come introduzione alle loro telecronache tennistiche da Melbourne.
Per molti il "bunga bunga" non sarebbe altro invece che un riferimento alla barzelletta raccontata dal premier in diverse occasioni, a testimoni doc come Noemi Letizia. Nella seguente versione, raccontata dalla stessa giovane di Casoria: "Due ministri del governo Prodi vanno in Africa, su un'isola deserta, e vengono catturati da una tribù di indigeni. Il capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: "Vuoi morire o bunga-bunga?". Il ministro sceglie "Bunga-bunga" e viene violentato. Il secondo prigioniero, davanti alla scena, non indugia: "Voglio morire!". E il capo tribù: "Va bene, prima bunga-bunga, poi morire".
Al momento però a guadagnarci da questa storia sarà soprattutto il sito di consegna fiori e bouquet indonesiani (bunga bunga.com, "The expression of deluxe and luxury") che appare nella ricerca su Google tra i primi posti. "Bunga" in indonesiano vuol dire fiore. Coincidenze. Non profumate però, perché il fiore "bunga bangkai" è una specie gigante 4 che cresce a Sumatra (l'Amorpho-phallus titanum) che puzza di animale morto.
E mentre l'associazione Libertà e Giustizia si rivolge al ministro Alfano con la domanda "ma il Lodo copre anche il Bunga bunga?", su Facebook e Twitter nascono gruppi e messaggi tematici. Si va da "Anch'io voglio un papi" ed il frequentatissimo "Silvio, aiuta anche noi".
(Tiré de la Republica www.republica.it (2010-11-03)
novalian'i Belle ny 07/11/2010 11:59
2. Belle
(
04/11/2010 11:25)
nilatsahan'ny Fanahy Masina angaha ianao no miteny amin'ny fiteny tsy fantatra?